Saverio Costanzo
Figlio del giornalista e conduttore televisivo Maurizio Costanzo e della sceneggiatrice Flaminia Morandi, fratello della regista e sceneggiatrice Camilla Costanzo, si laurea in Sociologia della Comunicazione presso l'Università della Sapienza di Roma. Dopo aver lavorato come conduttore radiofonico, sceneggiatore, attore (è apparso nel film tv di Marcello Cesena Amiche davvero!!" del 1998 con Stefania Rocca, Simona Cavallari, Gabriella Pession, Victor Cavallo, Enrico Silvestrin eCarlo Croccolo) e regista di spot pubblicitari, alla fine degli Anni Novanta, si trasferisce a New York, per dedicarsi alla professione di operatore e aiuto-regista. Nel 2002, realizza la docu-fiction Sala rossa (2002), seguita poi nel 2007 da Auschwitz 2006.
I film
Per quanto riguarda i lungometraggi a soggetto, dirige il film duro e pro-palestinese Private (2004) con Mohammed Bakri. La sua opera prima è uno sguardo che supera i problemi della striscia di Gaza e impone la sua lente d'ingrandimento sul quotidiano di una famiglia, dove la durezza, la violenza fisica, il bisogno di libertà e umanità, esplodono nella privacy di alcune stanze. Per queste ragioni, vince il David di Donatello e il Nastro d'Argento come Miglior Regista Esordiente, seguito dal Leopardo d'Oro e dal Premio Ecumenico della Giuria al Festival di Locarno. Con queste carte vincenti, il film viene mandato all'Academy per rappresentare l'Italia alla notte degli Oscar. Ma la pellicola viene rifiutata perché la lingua parlata nel film non è italiano. A quel punto si ispira al romanzo "Lacrime impure" di Furio Monicelli per dirigere In memoria di Me (2007) che gli farà guadagnare un'altra candidatura al Nastro d'Argento come miglior regista e, sempre sulla scia della letteratura, traspone sul grande schermo il romanzo di Paolo Giordano La solitudine dei numeri primi (2010), confermando la sorprendente e affascinante, nonché tostissima, scelta dei soggetti.
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